Sumario: | "Il pensiero filosofico di Karol Wojtyla (1920-2005) viene presentato in questo studio come una grande difesa dell'umano davanti ai tentativi ideologici - negatori del realismo metafisico - di riduzione o ri-creazione gnostica dell'umanità. La sua filosofia, intreccio tra fenomenologia e tomismo, è da considerarsi come una contro-rivoluzione antropologica, ossia come una risposta non solo attuale, ma anche di principio alle forme moderne e contemporanee di pensiero a-personalistico e anti-personalistico. Il testo, quindi, illumina lo straordinario lavoro filosofico di Karol Wojtyla - forse ancora troppo poco conosciuto - negli anni precedenti al suo Pontificato (1978-2005), mettendolo a confronto con l'esistenzialismo ateo, con il marxismo, con la rivoluzione culturale del '68 e con il transumanesimo e il post-umano. La ricostruzione di tali plessi teorici, altresì, implicitamente fornisce nuovi stimoli e materiali di riflessione a quanti, con passione, vogliano rispondere alle sfide poste in atto dalla rivoluzione antropologica, quale esito ultimo del processo di scristianizzazione dell'Occidente."--Solapa cubierta
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