Sumario: | Attraverso documenti storici, aneddoti e testimonianze, viene messa in luce la complessità del rapporto esistente tra le squadre, il loro territorio di riferimento e gli infiniti intrecci politici, filosofici ed artistici che si intrecciano di continuo a margine del terreno di gioco. Il calcio che definisce l’identità collettiva, dalla splendida autarchia dell’Athletic Bilbao fino al sogno di una società più giusta riflessa nelle ambizioni del calcio femminile. Così Maradona diventa l’ideale discrimine tra l’Argentina dei militari e quella di Che Guevara, mentre l’eterna sfida tra Barcellona e Real Madrid viene riletta con una lente storica che riesamina l’era di Franco. Berlusconi, Salvini e i populisti vengono riletti nel contesto di un lungo viaggio nell’impareggiabile fascino del calcio, accompagnato da un tourbillon di citazioni che vanno da Pasolini a Tolstoj, passando per Camus e i Manic Street Preachers. Fino a scoprire, con amarezza, che l’Olanda di Crujiff e del calcio totale altro non è che il simbolo di una generazione che voleva cambiare il mondo e che invece è uscita dal campo sconfitta. Ma non è ancora tempo di arrendersi e forse una speranza nuova arriva dal calcio femminile -- Contracubierta
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