Il critico e l'attore Silvio D'Amico e la scena italiana di inizio Novecento

In quarant'anni di ininterrotta attività, Silvio d'Amico ha influenzato la scena italiana del Novecento come pochi altri uomini di teatro hanno saputo fare. A partire dai suoi esordi come critico 'militante' sulle pagine dell'±Idea Nazionale», ha perseguito con rara coeren...

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Detalles Bibliográficos
Otros Autores: Orecchia, Donatella.20. (-)
Formato: Electrónico
Idioma:Italiano
Publicado: Torino : Accademia University Press 2013.
Colección:OpenEdition ebooks.
Fuori collana.
Acceso en línea:Conectar con la versión electrónica
Ver en Universidad de Navarra:https://innopac.unav.es/record=b42915089*spi
Descripción
Sumario:In quarant'anni di ininterrotta attività, Silvio d'Amico ha influenzato la scena italiana del Novecento come pochi altri uomini di teatro hanno saputo fare. A partire dai suoi esordi come critico 'militante' sulle pagine dell'±Idea Nazionale», ha perseguito con rara coerenza e costanza la sua battaglia per una scena rinnovata e contro il modello ottocentesco del Grande Attore e delle compagnie di giro. Per comprendere il suo percorso, culminato in una delle più resistenti egemonie culturali in campo teatrale che l'Italia del Novecento abbia conosciuto, è necessario porre in relazione la sua voce con le molte che hanno animato la vita culturale e teatrale italiana in particolare negli anni Venti e Trenta: innanzitutto gli attori (Zacconi, Novelli, la Melato, Ruggeri, la Galli, la Duse, Petrolini, la Abba, Tofano, la Pavlova); poi, i direttori di compagnia come Talli, i registi e teorici del teatro come Bragaglia; gli scrittori come Bontempelli e Pirandello e infine i critici di diversa formazione (Gobetti, Gramsci, Bertuetti, Praga, Simoni, e molti altri)
Notas:La pagination de l'édition imprimée correspondante est de : 373 p.
Descripción Física:1 recurso electrónico
Formato:Forma de acceso: World Wide Web.
ISBN:9788899200046