Sumario: | La storia delle religioni vive, in Europa e nel mondo, un momento di crisi d’identità che ha incrementato le riflessioni sul suo statuto, le sue caratteristiche, i suoi ambiti e limiti. In Italia tali riflessioni sono da sempre all’ordine del giorno, probabilmente per le difficoltà che la disciplina ha incontrato – ai suoi inizi e non solo – e che ne hanno ritardato il riconoscimento accademico di quasi un cinquantennio rispetto a Svizzera, Olanda, Francia, Belgio: difficoltà che hanno determinato la necessità di continue discussioni e continui sforzi per fornirle una giustificazione epistemologica. Il dibattito risulta dunque essere, in Italia, di particolare ricchezza e complessità. Il focalizzarsi degli studi storiografici e delle discussioni metodologiche su Raffaele Pettazzoni, primo titolare di una cattedra della materia, ha tuttavia fatto sì che i modelli di analisi dei fatti religiosi diversi da quelli che si richiamano a lui abbiano finito spesso per essere messi in ombra. I saggi contenuti in questa raccolta prendono in esame alcuni di tali modelli, considerando, pur con inevitabili oscillazioni cronologiche, il periodo che ha preceduto la prima cattedra della disciplina e quello dei contemporanei di Pettazzoni. L’intento è di mettere in luce e studiare personaggi, nodi tematici, dibattiti che mostrano la vivacità e la varietà di prospettive delle ricerche italiane fra l’ultimo quarto del Diciannovesimo secolo e la prima metà del Ventesimo.
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