Luigi Sturzo e il partito popolare italiano l ́eredità dell ́"Appello ai liberi e forti"

Im questi ultimi 100 anni il Partito popolare italiano - fondato da Luigi Sturzo il 18 gennaio 1919 a Roma - ha rappresentato una sorta di stella polare per i cattolici impegnati in politica. L´articolo ne ricostruisce la lunga gestazione storica, i contenuti, i rapporti tra Sturzo e la gerarchia va...

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Detalles Bibliográficos
Autor principal: Occhetta, Francesco aut (Autor)
Formato: Artículo
Idioma:Italiano
Acceso en línea:Acceso al resúmen completo
Ver en Red de Bibliotecas de la Archidiócesis de Granada:https://catalogo.redbagranada.es/cgi-bin/koha/opac-detail.pl?biblionumber=500898
Descripción
Sumario:Im questi ultimi 100 anni il Partito popolare italiano - fondato da Luigi Sturzo il 18 gennaio 1919 a Roma - ha rappresentato una sorta di stella polare per i cattolici impegnati in politica. L´articolo ne ricostruisce la lunga gestazione storica, i contenuti, i rapporti tra Sturzo e la gerarchia vaticana. Rimane l'eredità di un partito riformatore, interclassista e aconfessionale, un partito "popolare" - antidoto a ogni populismo - basato sulla mediazione politica, il riformismo, l'iniziativa privata e la centralità delle autonomie locali. Secondo Sturzo, "la politica non guasta, ma rivela gli uomini". Dai suoi scritti emerge che tra le cause del fascismo si sono state proprio la debolezza della classe politica, la corruzione, la statalizzazione e la mortificazione dei princìpi di sussidiarietà e solidarietà.