Gli "accènti" della "Civiltà Cattolica"

21 aprile 2018 Share Tweet +1 La Civiltà Cattolica ha 168 anni di storia, ma vive sempre in un presente inquieto, carico di desideri e tensioni, di problemi e speranze. Più volte è accaduto a noi scrittori e ai nostri lettori di fare ricerche nei nostri indici e di scoprire che su un tema, un P...

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Detalles Bibliográficos
Formato: Artículo
Idioma:Italiano
Ver en Red de Bibliotecas de la Archidiócesis de Granada:https://catalogo.redbagranada.es/cgi-bin/koha/opac-detail.pl?biblionumber=491152
Descripción
Sumario:21 aprile 2018 Share Tweet +1 La Civiltà Cattolica ha 168 anni di storia, ma vive sempre in un presente inquieto, carico di desideri e tensioni, di problemi e speranze. Più volte è accaduto a noi scrittori e ai nostri lettori di fare ricerche nei nostri indici e di scoprire che su un tema, un Paese, un problema specifico la nostra rivista ha pubblicato varie riflessioni nel corso degli anni, dal 1850 ad oggi. A volte, scorrendo quelle pagine, una dopo l’altra, si scoprono nel passato le radici del presente, si trovano già accennate le soluzioni che ancora oggi cerchiamo, troviamo riflessioni che ci permettono di capire meglio il nostro mondo e la nostra cultura. Abbiamo quindi deciso di dare a queste ricerche un volto concreto e di proporle ai nostri lettori sotto forma di volumi monografici che, a partire dalla riflessione più recente, presentano una selezione di articoli apparsi nel passato, anche remoto. Già nel 1971 lo storico Gabriele De Rosa curò per l’editore Landi una antologia in quattro volumi dei testi in generale più significativi della rivista pubblicati su vari argomenti tra il 1850 e il 1945, ordinati cronologicamente. Adesso la nostra antologia è invece tematica e accompagnerà la vita ordinaria della rivista. I volumi escono in formato digitale e sono disponibili gratuitamente per nostri abbonati grazie all’applicazione per smartphone e tablet, ma pure acquistabili da tutti sul nostro sito (www.lacivilta cattolica.it) e anche in formato cartaceo su Amazon. Abbiamo dato un nome a questa collana: «Accènti». L’accento pone in rilievo una sillaba particolare di cui si compone la parola, aumentandone l’intensità di pronuncia. Così La Civiltà Cattolica vuole porre l’accento su un tema di attualità o di particolare valore ispirativo. I volumi non sono frutto di un singolo autore che raccoglie i suoi contributi apparsi in vari fascicoli, ma di una pluralità di firme, di una collegialità. La forma grafica della collana riflette da vicino quella della rivista sin dalla copertina, tutta centrata sulla «parola chiave» (o tag), che è poi l’argomento del volume. Una «presentazione» spiegherà il motivo della raccolta e la esporrà nel suo sviluppo. Ogni articolo avrà nella prima pagina le esatte indicazioni bibliografiche della sua collocazione originaria nella rivista. Ricordiamo che esattamente cinque anni fa, nell’aprile 2013, abbiamo reso disponibili liberamente i nostri fascicoli del passato, riservandoci gli ultimi cinque anni, grazie a un accordo con Google per la piattaforma Libri. Nel 2017 abbiamo siglato un accordo con The American Theological Library Association (ATLA), che fornisce supporto alle biblioteche, producendo risorse elettroniche per sostenere lo studio accademico. L’accordo prevede la progressiva disponibilità degli articoli della rivista nel loro circuito in formato elettronico e con un accurato sistema di parole chiave. Grazie ai social networks della rivista riproponiamo contenuti del passato, ma rilevanti per il presente. Dal 2013 inoltre abbiamo avviato la collana «Crocevia» di libri pubblicati su carta e in digitale dall’editore Àncora di Milano. Essa raccoglie, in maniera più organica e rielaborata, le riflessioni – di uno o più autori – che hanno nella Civiltà Cattolica la loro fucina. Sono già stati pubblicati 24 volumi. Occorre pure menzionare la collaborazione recente per più volumi con vari editori, quali Jaca Book, Queriniana, Rizzoli e Marsilio. All’estero – grazie anche alle sue edizioni in altre quattro lingue – la rivista ha vari legami con editori, dei quali citiamo qui soltanto «Parole et Silence» e Herder per la loro sistematicità. La collana «Accènti» è per noi dunque un modo, tra gli altri, di valorizzare il grande patrimonio che la nostra rivista ha accumulato negli anni. Proporremo riflessioni del passato, recente o remoto, creando connessioni e svelando radici e motivazioni lontane. È ciò che è accaduto nell’elaborare il primo volume, dedicato alla penisola coreana in un momento nel quale essa è al centro dell’attenzione internazionale. La nostra speranza è di riproporre testi da leggere col senno di poi, per capire meglio il presente.