Sumario: | Le soap opera sono ben note ai telespettatori di tutto il mondo e hanno destato l’interesse degli studiosi specializzati fin quasi dai primi passi della scienza della comunicazione.
Il genere prende il nome dalle aziende che per prime sponsorizzarono questi drammi a puntate, ossia quelle che producevano articoli per la casa, in particolare prodotti per le pulizie (soap, sapone): il formato si era dimostrato facile da produrre a un costo relativamente basso e «catturava» abitualmente il pubblico delle donne che lavoravano in casa.
La costante popolarità delle soap si deve a molti fattori: le trame, tanto avvincenti quanto prevedibili; un meccanismo di identificazione con personaggi; la possibilità di confrontarsi con problematiche familiari e sociali di attualità; la ritualità di un appuntamento strutturato in maniera regolare; e, infine, la possibilità di creare e partecipare a una vera comunità di fans. Per alcuni si crea e si ricerca anche un legame familiare intergenerazionale tra madri, figlie e nipoti.
D’altra parte, le soap piacciono anche agli sponsor, perché offrono accesso regolare a uno specifico segmento di pubblico di loro interesse. E piacciono a chi le produce, perché sono programmi relativamente a basso costo. Anche per questo alcune delle caratteristiche delle soap sono state poi adottate da produttori e sceneggiatori in altri programmi di intrattenimento, come nei format di tante serie televisive che oggi hanno sempre più successo.
È interessante seguire l’evoluzione geografica, tecnica ed economica di questo genere, ma anche quello degli studi su di esso. In particolare, l’affermazione delle soap opera come potente esempio di cultura popolare, l’apporto di generale comprensione dell’audience televisiva da parte degli studi femministi e lo sviluppo delle ricerche che ne hanno colto il potere educativo-informativo.
A questo proposito, la grande svolta è avvenuta con il lavoro di un produttore messicano, Miguel Sabido, il quale si accorse che, in coincidenza con la serie peruviana Simplemente María, del 1969, una buona parte del pubblico aveva cominciato a imitare le azioni della protagonista: iscrivendosi a corsi serali per adulti, acquistando macchine per cucire, cominciando a lavorare a casa. Un certo numero di ricercatori tentò poi di formalizzare questo aspetto di edutainment (intrattenimento educativo) del genere, che ha poi incoraggiato alcuni produttori a realizzare programmi per insegnare argomenti o comportamenti specifici.
Le soap opera non costituiscono dunque oggi soltanto un oggetto di ricerca, ma anche una lente attraverso la quale gli studiosi possono analizzare una serie di questioni sociali. Così la comunità scientifica ha imparato a prendere molto sul serio quello che una volta appariva un mero intrattenimento.
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