Francesco e i movimenti pentecostali

Per comprendere il complesso e ricco mondo «pentecostale» occorre ricordare che si possono distinguere tre forme di protestantesimo: il protestantesimo «storico», costituito dalle comunità nate direttamente dalla Riforma; il protestantesimo «evangelico » o «di risveglio», che nasce mettendo l’accent...

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Detalles Bibliográficos
Autor principal: Fares, Diego, 1955- aut (Autor)
Formato: Artículo
Idioma:Italiano
Ver en Red de Bibliotecas de la Archidiócesis de Granada:https://catalogo.redbagranada.es/cgi-bin/koha/opac-detail.pl?biblionumber=487088
Descripción
Sumario:Per comprendere il complesso e ricco mondo «pentecostale» occorre ricordare che si possono distinguere tre forme di protestantesimo: il protestantesimo «storico», costituito dalle comunità nate direttamente dalla Riforma; il protestantesimo «evangelico » o «di risveglio», che nasce mettendo l’accento sull’incontro personale con Cristo e suscita un forte impulso missionario, come nel caso dei metodisti e dei battisti; e il protestantesimo dei movimenti «di santità», costituito da un’onda trasversale a varie denominazioni, fra i quali i pentecostali. La relazione tra papa Francesco e il movimento pentecostale si fonda su rapporti personali di amicizia coltivati nel tempo e nella preghiera comune; ma anche sullo spirito fraterno e sulle iniziative ecumeniche del cardinale Bergoglio con ebrei, musulmani e cristiani di altre confessioni, consolidatisi soprattutto durante l’ultima crisi economica argentina del 2001. È stato lo stesso papa Francesco, il 28 luglio 2014, durante la sua visita privata a Caserta presso la Chiesa Evangelica della Riconciliazione – motivata dalla profonda amicizia che lo lega al suo pastore, Giovanni Traettino –, a spiegare come è nata la sua relazione con i pentecostali: «Qualcuno sarà stupito: “Ma, il Papa è andato dagli evangelici”. È andato a trovare i fratelli! Sì! Perché – e questo che dirò è verità – sono loro che sono venuti prima a trovare me a Buenos Aires». Da quel primo incontro, accanto alle grandi e piccole iniziative comuni, anche la realizzazione di un desiderio del card. Bergoglio: «Voglio pregare almeno una volta al mese con i pastori». E così è stato, con fedeltà reciproca, per tanti anni. Nell’articolo ripercorriamo questa storia anche attraverso dei documenti e delle testimonianze inedite. Queste relazioni di amicizia e di fraternità sono state recentemente confermate e rafforzate in occasione del «Giubileo d’oro» del Rinnovamento carismatico cattolico. È cambiato qualcosa nella relazione tra pentecostali e cattolici, grazie a questi incontri, dialoghi e gesti? Se si considera questo dialogo come una grazia dello Spirito in persone concrete che si avvicinano con amicizia e con fede, allora il seme di un cambiamento totale di mentalità è stato seminato e darà frutto. I tre grandi temi attorno ai quali il Papa e i pentecostali dialogano in un ambito di amicizia nel Signore – il camminare insieme, la diversità riconciliata e il servizio – sono temi essenziali, nei quali il dinamismo supera la paralisi secolare, l’unità si mostra più grande di tutte le differenze e la carità prevale sulle dispute astratte.