Sumario: | "Nel volume sono esaminati alcuni aspetti del controverso rapporto tra i giudici e le leggi nell'esperienza giuridica romana, con particolare riferimento all'età dei Severi, che, pure da questo punto di vista, risulta essere un osservatorio privilegiato per la comprensione di fenomeni rilevanti per la storia del diritto. Proprio in tale epoca, infatti, è possibile individuare le origini della complicata dialettica tra la legge imperiale e l'autonomia dell'organo giudicante: da un lato, si pongono le basi del futuro principio della soggezione del giudice alla legge, prevedendo una disciplina che comporti l'invalidità delle sentenze emesse contra constitutiones e la conseguente punizione del giudice per falso o lesa maestà, dall'altro, vi è la tendenza a riconoscere l'importante funzione dei giudici non riducendone del tutto il potere discrezionale e tutelando il valore del giudicato."--Contracubierta
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